Da Selinunte- Sciacca- Caltabellotta- Scala dello zingaro- Valle dei Templi- Aragona- San Biagio Platani- Favara- Racalmuto
Da Selinunte- Sciacca- Caltabellotta- Scala dello zingaro- Valle dei Templi- Aragona- San Biagio Platani- Favara- Racalmuto
E' un secondo giorno da dimenticare, vuoi per il tempo, che comincia a non sorriderci più, vuoi perché inanelliamo una serie di delusioni che mi fanno venire una voglia matta di mettermi a scrivere guide turistiche "vere" e non marchette o spot pubblicitari, quali finiscono sempre per rivelarsi le nostre amate fonti...
Anche il programma subisce una modifica, perché mio marito cade in deliquio al secondo giorno- lui dice che è un po' di influenza, per me ha la scimmia da ufficio- e insomma, per farla breve, tirem inanz, salvando solo 3 cose
1. la Valle dei Templi: se si escludono le vagonate di turisti, le macchine a trecento all'ora, i templi -barometro che cambiano colore e le granite al limone del bancarellaro ( 2 euri l'una, per 3 emerite schifezze), la Valle dei Templi è sempre un'emozione unica, assoluta, totale. Così totale, che è inutile anche parlarne...
2. i cannoli di Racalmuto. Li preparano all'istante in un laboratorio sulla strada principale della cittadina ( quella che, se fossimo in Inghilterra, sarebbe la Main Street) e che, ovviamente, non è citata da nessuna parte... la cito io qui e mi impegno pubblicamente a diffonderne l'esistenza ai quattro angoli della Terra: i migliori cannoli alla ricotta del mondo, secondo me, stanno qui.
3. l'esilarante prova di coraggio dimostrata dalla creatura, che ha osato sfidare ogni rischio pur di recuperare la scarpa cult che stava per essere risucchiata da uno dei vulcanelli di Macalube, risvegliatosi nientemeno proprio nel'istante in cui la povera fanciulla transitava lì sopra.
Che i toni epici non traggano in inganno: l'impresa ha più del fantozziano che dell'omerico, ma ho riso così tanto, ma così tanto, ma così tanto, a vedere la scena, che un minimo di risarcimento morale glielo devo....
Anche il programma subisce una modifica, perché mio marito cade in deliquio al secondo giorno- lui dice che è un po' di influenza, per me ha la scimmia da ufficio- e insomma, per farla breve, tirem inanz, salvando solo 3 cose
1. la Valle dei Templi: se si escludono le vagonate di turisti, le macchine a trecento all'ora, i templi -barometro che cambiano colore e le granite al limone del bancarellaro ( 2 euri l'una, per 3 emerite schifezze), la Valle dei Templi è sempre un'emozione unica, assoluta, totale. Così totale, che è inutile anche parlarne...
2. i cannoli di Racalmuto. Li preparano all'istante in un laboratorio sulla strada principale della cittadina ( quella che, se fossimo in Inghilterra, sarebbe la Main Street) e che, ovviamente, non è citata da nessuna parte... la cito io qui e mi impegno pubblicamente a diffonderne l'esistenza ai quattro angoli della Terra: i migliori cannoli alla ricotta del mondo, secondo me, stanno qui.
3. l'esilarante prova di coraggio dimostrata dalla creatura, che ha osato sfidare ogni rischio pur di recuperare la scarpa cult che stava per essere risucchiata da uno dei vulcanelli di Macalube, risvegliatosi nientemeno proprio nel'istante in cui la povera fanciulla transitava lì sopra.
Che i toni epici non traggano in inganno: l'impresa ha più del fantozziano che dell'omerico, ma ho riso così tanto, ma così tanto, ma così tanto, a vedere la scena, che un minimo di risarcimento morale glielo devo....