MTC: una parte per il tutto :-) Il TORO di Cristina- ovvero profiteroles alla crema di zucca e fonduta al tartufo
Ve la ricordate, la macedonia delle dite incrociate della sfida precendente? Bene, possiamo scoglierle, finalmente e lasciare che le nostre mani tornino alle loro normali funzioni. Perchè la missione è stata compiuta e Cristina ha passato l'esame da guida turistica. Va da sè che mi piacerebbe pensare che le abbiamo portato fortuna, se non fosse che non è vero: perchè questo diploma Cristina se lo strameritato, sudando sui libri e per le strade della sua città, ispezionando monumenti, digerendo nomi e date e pure in più lingue, con la tenacia e la grinta tipiche di chi decide di dare una svolta alla propria vita quando per tutti è solo un rettilineo, quello che ti resta da percorrere. Fatto di impegni, di doveri, di priorità- e di sguardi critici, che non comprendono il desiderio di cambiare, di fare qualcosa di diverso, che sia non solo per gli altri, ma, una tantum, anche per noi. Io, per queste donne, che restano madri, lavoratrici, persone sempre al servizio di tutti e che sono ancora capaci di convogliare la loro vitalità e il loro entusiasmo sul binario del cambiamento, faccio un tifo sfrenato. Così sfrenato che poi mi commuovo, quando sento che ce l'hanno fatta. E poi mi esalto, all'idea che da ora in poi Milano sarà anche la città di Cristina, di una donna coraggiosa, tenace e sempre positiva- e che magari me la guarderò con lei.
PROFITEROLES ALLA FONDUTA AL TARTUFO SU CREMA DI ZUCCA
ovvero
IL "TORO" DI PROFITEROLES DI CRISTINA P.
Per chi ancora non lo avesse capito, ho una passione sfrenata per la mia città: Milano!
Per chi invece si è chiesto il motivo per cui lo scorso MTC era intitolato "Crossed fingers" spiego subito: ho preparato l'esame per guida turistica, ovviamente per Milano e provincia e sono stata promossa, ma alla pubblicazione della macedonia ancora non lo sapevo!
Quindi durante l'ultima sfida, io studiavo, studiavo, studiavo.
Ma visto tutta questa scaramanzia, dita incrociate e altro, che io non ci credo ma lo facciamo lo stesso che male non fa, a cosa potevo dedicare questo MTC se non ad un gesto benaugurante?
I profiteroles sono stati una tentazione troppo forte, non si poteva fare altrimenti che richiamare la tradizione che vuole i turisti in Galleria Vittorio Emanuele a fare tre giri col tallone sugli....attributi del toro!
Onestamente, però, non me la sono sentita di fare una piramide di "attributi" quindi li ho messi (i profiteroles non gli attributi) in una ciotolina a lato, per seguire le regole di Stefania sulla piramide e ne ho usati solo due per fare gli "occhi" del toro. Tanto sempre tondi sono....
Per la ricetta, io sono per il salato, i dolci non mi ispirano fantasie di preparazioni particolari e tanto meno il loro assaggio. lo so che dalla stazza non si direbbe, ma voi sapete bene quanto di tutto il resto abbiamo sulle nostre tavole, e di quello, nulla mi sfugge.
Salato, dicevo, ma con un occhio alla stagione.
Quindi ho preparato una fonduta per ricoprire la piramide di profiteroles e una crema alla zucca per le "corna".
Riordino un po' il tutto: mi sono divertita a presentare il "toro" come vedete nella foto, lasciando raffreddare gli ingredienti perchè tenessero la forma, mentre ho servito in tavola la crema di zucca come accompagnamento e la fonduta come guarnizione dei profiteroles, aggiungendo una grattata di tartufo bianco alla parte usata per il ripieno.
Fonduta al tartufo con crema di zucca
Fonduta
300 gr. di fontina
100 gr. di taleggio
200 ml di latte
2 tuorli d'uovo
40 gr. di burro
pepe bianco
tartufo bianco
Tagliare fontina e formaggio a fettine sottili e lasciarli a bagno nel latte per un paio d'ore.
Mettere il tutto in una pentola a fuoco basso, aggiungere il burro e mescolare fino a completo sclioglimento del formaggio, poi aggiungere i tuorli, sempre continuando a mescolare, ma senza far bollire il formaggio.
Ad una parte, destinata al ripieno, aggiungere una spolverata di tartufo bianco.
Ricoprire la piramide con la restante fonduta.
Crema di zucca
Una zucca mantovana piccola (o metà se è grande)
50 ml di latte
burro
sale
Lessare la zucca e schiacciare la polpa con una forchetta.
Rimane più "grezza" e meno cremosa rispetto alla polpa frullata ma io la preferisco così.
Aggiungere il latte, una noce di burro e un pizzico di sale.
Servire il tutto ben caldo, meglio se su piatti riscaldati.
Cristina P.
ps. dalla descrizione della ricetta si capisce benissimo che Cristina ha preparato i profiteroles assemblandoli nel modo classico, ossia a piramide, ripieni di fonduta e crema di zucca e ricoperti di fonduta. La presentazione che ha fotografato è solo una dedica al toro :-) che, da veterani dell'MTC, non possiamo che comprendere ed approvare. Dipendesse da noi, sarebbe in concorso ma, visto che si era detto che profiteroles e non bignè dovevano essere, aspettiamo: se Cristina avesse fatto una seconda foto, con tutti i bignè impilati, nessun problema. Altrimenti, la spostiamo fuori concorso, con buona pace di tutti (perchè intanto di gran piatto si tratta sempre e comunque, indipendentemente da dove lo si colloca in questo giochino qui). Ok?