Terrina di gorgonzola con noci e uvetta e ...ci risiamo...

Non è passato neppure un mese, o meglio, è giusto passato un mese e siamo di nuovo qui, ostaggi delle allerta meteo e del tempo atmosferico tiranno, che cambia i nostri piani, sconvoge i nostri impegni, condiziona in modo deciso la nostra vita.

Abbiamo i ragazzi a casa da scuola, e forse loro sono gli unici ad essere tranquilli,  non abbiamo il coraggio di uscire, se non per questioni veramente importanti, anche perchè le istruzioni in caso di allerta 2 parlano molto chiaramente: tra le indicazioni pratiche (es: non sostate vicino a corsi d'acqua, mettete al sicuro le autovetture, non utilizzare sottopassi e non riparatevi dalla pioggia in locali facilmente allagabili, chiusura di tutti i cimiteri e dei parchi pubblici, chiusura dei sottopassi pedonali situati nelle aree esondabili, chiusura dei musei interni ai parchi), "si sottolinea in particolare che la cittadinanza in aree a rischio inondazione è tenuta a predisporre paratie a protezione dei locali al piano strada, chiudere le porte di cantine e seminterrati e a evitare di stare o pernottare in locali che si trovano a piano strada, sottostanti ad esso o comunque inondabili. Si invita la cittadinanza a limitare gli spostamenti a esigenze di effettiva necessità".

Si rende necessaria anche la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, inclusi asili nido e sedi universitarie, in tutta la città per l’intera durata dell’allerta e si invita ad utilizzare poco i cellulari per favorire le comunicazioni di emergenza. (Dal sito del comune di Genova)

Vi assicuro che tutto questo, anche se si ha la fortuna di abitare in zone non ritenute a rischio inondazione, non è piacevole, affatto. La sensazione di paura, di tensione è palpabile e noi, che fino al 2011 non sapevamo neppure cosa fosse un'allerta meteo, ora lo abbiamo imparato perfettamente: tanta era la assoluta impreparazione, che quando ci era stata segnalata, allora, per la prima volta una allerta 2 per la serata, una gran parte dei genitori dei compagni di scuola della Microba, noi compresi, erano riuniti nel pomeriggio a Villa Gentile, campo scuola di atletica leggera, che sorge proprio di fianco al torrente Sturla, poi "regolarmente" esondato, senza dal troppo peso all'avvertimento. Eravamo scioccamente convinti che gli "allerta" fossero, come quasi tutto nel nostro mondo, a "base" 10: allerta 2 non faceva quindi eccessiva impressione...

Ora invece, lo sappiamo che la base è solo 3... e continuiamo a scrutare questo cielo nero come la pece, sperando che non capiti nulla di grave e restando in attesa, con il fiato sospeso, di un piccolo sprazzo di sole che ci riporti ad una vita normale, fino alla prossima allerta...

Terrina di gorgonzola non noci e uvetta

da un'idea di Elle a Table

Terrina di gorgonzola con noci e uvetta e ...ci risiamo...

La voglia di cucinare non è alle stelle, anche se è un buon modo per concentrarsi su qualcosa di più piacevole del pensare "chissà quando tornerà il sole".

Questa terrina da spalmare sul pane caldo, appena tostato, è un piccolo piacere da regalarsi, per rendere ancor più piacevole un aperitivo in famiglia, accompagnato magari da un bicchiere ben fresco di Gewurztraminer e tirarsi un po' su...

Ingredienti
Gorgonzola
300 g 
burro morbido 150 g
erba cipollina 3/4 steli
prezzemolo 1 manciatina di foglie
noci fresche  125 g
uva sultanina 1 cucchiaio colmo
acquavite di prugne (va bene anche del semplice brandy) 2 cucchiai

terrina di gorgonzola 

Mettete a macerare l'uva passa nel brandy. Lasciate ammorbidire il gorgonzola per 1 ora fuori dal frigo. Lavoratelo poi con una frusta, incorporando il burro morbido in piccole quantità. Quando l'impasto è ben amalgamato, aggiungete la metà del brandy di macerazione, tenendo da parte l'uvetta rinvenuta. 

Lavate e asciugate l'erba cipollina e il prezzemolo. Tritateli finemente. 

Mescolate all'insieme le noci tritate grossolanamente. Amalgamate perfettamente il tutto.

Mettete della pellicola trasparente in un contenitore di vostro gusto, o  in più contenitori, come preferite, versate all'interno la crema ottenuta e mettete a rassodare in frigo per un paio d'ore. Servite poi il patè sformato, dopo averlo tenuto per 20/30 minuti circa a temperatura ambiente.

Questo delizioso piatto si conserva bene in frigorifero anche per parecchio tempo, ben coperto dalla pellicola. Volendo, potreste sostituire le noci con le nocciole.

Come vi dicevo, lo potete gustare spalmato su fette di pane appena tostato, oppure accompagnato con carne alla griglia. 

Buona giornata (speriamo) a tutti.

Daniela

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