Les articles avec le tag polonia

Diciamocelo chiaro: rispetto a Cracovia, Praga è più bella. E, se vogliamo allargare il raggio, anche Budapest forse lo è. D'atronde, ci si sarebbe stupiti del contrario: a rendere bella una città concorre anche la sua storia e Praga e Budapest hanno dalla loro una posizione geografica più favorevole, oltre ad un tessuto urbano marcatamente influenzato dai fasti del lungo dominio asburgico, da cui Cracovia, per contro, fu appena sfiorata. Però, a Budapest sono stata 15 anni fa e non mi è ancora venuta... Continua a leggere...»

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La giornata inizia con le Lamentazioni: che non sono brani di preghiera tratti dall'omonimo libro della Bibbia, ma una serie di lagne una via l'altra della creatura che, puntuale come ogni anno, intorno al quarto- quinto giorno di viaggio, timbra il cartellino del "datemi-una-spiaggia-come-tutti-i-miei-amici". Stavolta ci delizia con un pezzo nuovo, "di stellati non ne voglio più", prendendosela con il ristorante di ieri sera e da lì a ritroso con tutti i posti in cui l'abbiamo portata negli anni,... Continua a leggere...»

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Anche se non passa un nanosecondo senza che ci diciamo quanto sia bella questa città e quanto siamo felici di essere qui, Cracovia è stata una seconda scelta. In principio, infatti, fu San Pietroburgo, sulla scia dell'infatuazione per Dostoevskji che colse la creatura giusto un anno fa. Vagavamo per la brughiera scozzese e lei, di continuo, stava a ricordarci che non era lì che sarebbe voluta venire: l'alternativa a trasformarmi in una moderna Medea era quella di prometterle che l'anno prossimo l'avremmo... Continua a leggere...»

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Due sono le dannatissime abitudini che ho contratto, negli anni, in materia di viaggi. La prima, ahimè, è la programmazione. Sarà che son figlia d'arte, sarà che per anni ho lavorato anch'io in questo settore, sarà che, mai come quando varco i patri confini, penso sempre che non è detto che mi ricapiti più un'altra occasione, sta di fatto che, in qualsiasi luogo decida di andare, voglio arrivarci preparata. Guai infatti, se una volta a casa mi dovessi accorgere di aver trascurato posti interessanti,... Continua a leggere...»

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Se Dio esiste, deve chiedermi perdono (anonimo, Mathausen) Continua a leggere...»

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Si son fatte le due e, tolta la breve pausa al bar, camminiamo ininterrottamente da quasi sei ore, pausa pranzo in piedi compresa. La creatura inizia a lamentarsi, ma la prossima tappa è quella che a lei sta più a cuore, vale a dire la Fabbrica di Oskar Schindler, nel quartiere di Podgorze, subito al di là del ponte sulla Vistola. E così, stringe i denti e arranca per le vie di Kazimierz, come una specie di profugo che vede finalmente la meta. Ma non ha fatto i conti con l'anima cattolica di sua... Continua a leggere...»

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La sorpresa del mattino è che la colazione èservita nel negozio all'angolo, specializzato in cupcakes. Mi aspetto le recriminazioni del marito- le cupcakes sono quanto di più lontano dai suoi gusti possa esistere- e invece, toh, sorpresa, la cosa gli piace e lo diverte. La creatura, neanche a dirlo, è al settimo cielo, fra red velvet e carrot cake e finisce che le mollo pure il mio muffins ai lamponi- che intanto la giornata è lunga, e avrò modo di rifarmi Prima tappa, Kazimierz, l'antico quartiere... Continua a leggere...»

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A Aereoporto : con i suoi caffè che occupano ogni centimetro quadrato disponibile, in mezzo ad una campagna rigogliosa, con scorci da pura cartolina, è il biglietto da visita più eloquente di quello che ci attende, una manciata di km più in là. "Accoglienza" è la parola chiave, declinata nei sorrisi del personale, nelle risate degli avventori dei bar, nei tintinnii dei boccali di birra che si incrociano per un ultimo brindisi, prima di partire e che trasformano uno dei luoghi di transito per antonomasia... Continua a leggere...»

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Partiamo da Pisa nel tardo pomeriggio, un volo-al-volo che è un altro dei mille regali di un'estate inaspettatamente generosa, in un pomeriggio afoso, reso ancora più caldo dagli strati di bagaglio che dobbiamo metter su, da quando Ryanar ha sancito che anche la borsa è "bagaglio a mano" - e guai a chi sgarra. E così, mi trascino il due di agosto con ai piedi un paio di scarpe da miniera, perchè vedremo anche quella e non sia mai che mi prenda una straccionata sotto terra, e il maglione da battaglia... Continua a leggere...»

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