...ovvero, il modo migliore per far posto ai nuovi vasetti di marmellata, almeno per quanto riguarda casa nostra: io, infatti, non riesco mai a smaltire le scorte, stagione dopo stagione. Colpa mia, anzitutto, che, pur non preparando quasi mai conserve, non riesco a resistere all'impulso di comprarmene a chili, meglio se di provenienza straniera. Non c'è parte del mondo da cui non sia tornata con qualche vasetto, preferibilmente di frutti locali, preferibilmente di roba mischiata con liquori, spezie... Continua a leggere...»

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Di Daniela Scroll down for English version Vorrei premettere da buon Genovese di adozione qual sono, che qui da noi le fave si mangiano rigorosamente crude, accompagnate da gustose fette di salame possibilmente di Sant'Olcese e del freschissimo pecorino sardo primo sale: ciò per un genovese è assolutmente imperativo! Le fave sono le regine dei pic nic, in casa mia si mangiano in quantitativi che non esito a definire industriali e sono il piatto conviviale per eccellenza: nell'ultima "favata" in giardino... Continua a leggere...»

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Dopo averci pensato tanto e non aver avuto idee, mi sarei anche accontentata di rifare la ricetta classica. Poi ho visto la pubblicazione di Mapi ed ho capito subito che i miei piselli sarebbero stati più spenti, la mia pancetta rosa pallido e pure il mio riso, a guardarlo bene, un po' meno brillante.... Sicuramente, con assoluta certezza, il merito sarebbe stata della sua fantastica ciotola di presentazione, magari anche della sua tovaglia, visto che io le uso solo quando ho ospiti ed ogni volta... Continua a leggere...»

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Devo dire che il Risi e bisi non fa parte dei miei “dolci ricordi di infanzia”, piuttosto dei miei incubi…. Nella memoria infatti poco ha del piatto raffinato che Anna Maria ci ha proposto ma piuttosto si avvicina alla terribile minestra di Giamburrasca (una brodaglia verde con qualche pisello galleggiante e qualche chicco di riso) tanto che avevo sempre pensato che fosse stata questa l’ultima cena della povera ragazzina che nell’Esorcista vomitava verde :P BLEAHHH! Forse sarà stato per questo, ma... Continua a leggere...»

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Risi e bisi “alla nisy” di Monica Ho la testa completamente impegnata su altri “LIDI,”perciò non sono completamente soddisfatta di questa mia realizzazione… troppo frettolosa e poco creativa ,peccato perché adoro i risotti Comunque la ricetta è quella classica con le varianti di un buon prosciutto toscano al posto della pancetta e l’aggiunta di parmigiano e pecorino di Pienza e battuto di maggiorana per mantecare il risotto. Per “smorzare” il sapore deciso del formaggio ho aggiunto dei pezzetti di... Continua a leggere...»

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Spettacolari: i loro risi e bisi, ovviamente, ma soprattutto loro due. Che questa volta sono andati a caccia di piselli mangiatutto, organizzando una vera e propria spedizione, con tanto di carriaggi e vivandieri e carovana al seguito. E pazienza se gli scenari erano quelli urbani dei parcheggi: quando ci sono Giorgio & Valeria di mezzo, tutto diventa un'avventura. Con la sua buona dose di fatica, ovviamente: provate voi a sgranare 15 kg di bacelli... e poi a far bollire tutte le bucce e a preparare... Continua a leggere...»

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No, non è l'ennesima proposta folle che parte da queste pagine: nessuno ha intenzione di coinvolgervi nell'apertura di un "catering professionale di gruppo", neppure per scehrzo. Quando si tratta di lavoro, infatti, torniamo immediatamente serie. Serissime, poi, se si parla di questa professione che è spesso ritenuta accessibile a tutti, in barba alla fitta normativa che invece la caratterizza. Oggi parleremo proprio di questo argomento- e cioè, che cosa bisogna fare per passare dai dilettanti ai... Continua a leggere...»

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Di Daniela Libe de coquina, frontespizio Nel medioevo rivestiva grande importanza nella cucina anche il colore : i cuochi usavano spezie e alimenti diversi per poter dare alle loro vivande un aspetto piacevole. Considerata infatti l’importanza , in un epoca dove la conservazione dei cibi era a dir poco approssimativa per l’ovvia mancanza di refrigeratori non naturali, di salse e condimenti speziati o comunque dal gusto deciso per correggere i sapori degli ingredienti principali, è chiaro che i cuochi... Continua a leggere...»

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Quando la giovane Delia Smith, poco meno che ventenne, varcò per la prima volta la soglia del ristorante The Singing Chef, a Paddington,, nessuno avrebbe immaginato che, nel giro di pochi decenni, quella goffa ragazza di provincia si sarebbe trasformata nella scrittrice di libri di cucina più venduta di tutta l'Inghilterra. All'epoca, infatti, Delia non aveva nulla che lasciasse ben sperare: nessuna scuola alle spalle, nessuna particolare attitudine per la cucina, nessuna inclinazione che potesse... Continua a leggere...»

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Labirintite da stress. Quaranta giorni di prognosi, non uno di più, non uno di meno. Il che, a casa mia significa continuare a fare tutto come prima, ma a zig zag. E senza neppure il conforto delle solite cose: niente pc, niente libri, neppure niente Ispettore Barnaby, che se mi fisso troppo allo schermo riprende a ballarmi tutto intorno. L'unica consolazione è l'oroscopo, perchè è l'unica cosa che riesca a leggere dall'inizio alla fine, assieme ai necrologi del Secolo, naturalmente. E così, ho ripreso... Continua a leggere...»

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