God Bless Nigella!- Fudge al latte condensato (in 3 minuti)
Quello che penso di Nigella Lawson l'ho detto qui, in tempo non sospetto.
E siccome mi sembrava di non essere stata sufficientemente chiara, l'ho pure ribadito.
Il resto, lo lascio a questo fudge.
Nell'ormai consolidata classificazione dei cibi per portate- antipasto, primo, secondo etc etc- il fudge va all'unanimità nella categoria della "Porcata Galattica". D'altronde, più passano gli anni e più sono consapevole che una fetta della mia reputazione è stata persa sul marciapiede del Royal Mile, precisamente di fronte alla vetrina del negozio che lo produce in tutti i gusti possibili. L'ultima volta che ci sono stata, tre estati fa, c'era ancora: e con quello che gli ho lasciato, credo che prospererà ancora per molto.
In ogni caso, fare il fudge a casa è cosa lunga, che non sempre riesce. Il rischio è di trovarsi con un composto che sta a metà fra il mou e il dulce de leche, troppo molle per essere il primo, troppo duro per essere il secondo. Ragion per cui, sono anni che ho rinunciato all'impresa, visti anche i tempi di preparazione e l'obbligo di veglia sul pentolone, preferendo comprarlo fatto, quando capita.
Quest'anno, invece, ho trovato due ricette della mai troppo celebrata Nigella, una col latte in polvere e una col latte condensato, che hanno il pregio di riuscire al primo colpo. E, specialmente questa, in tre minuti esatti (escluso il riposo, ma non sono previste poppate notturne nè rimbocco delle coperte). Siccome mi è sembrato di capire che il latte condensato vi piaccia, parto subito con la versione ultrarapida, che riesce sempre e che è pure buona.
FUDGE AL LATTE CONDENSATO
(Nigella Lawson)
375 g di latte condensato (o l'equivalente del contenuto di una lattina)
375 g di cioccolato fondente
50 g di burro
Sciogliete al microonde tutti gli ingredienti, versare il composto in una teglia quadrata o rettangolare, rivestita di carta da forno e mettere in frigo, per circa due ore.
Fin qui Nigella, ora tocca a me
1. Il peso esatto del latte condensato è quello delle lattine: da noi, in Italia, sono leggermente più grosse e il contenuto si aggira intorno ai 400 ml: c'è scritto sulla confezione, comunque. Pesate tanto cioccolato quanto latte.
2. Visto che il mio microonde non funziona, ho sciolto tutto a bagnomaria.
3. Per poter mettere in frigo le teglie, ne ho adoperate due, usa e getta in alluminio, più piccole della mia teglia da biscotti. In questo modo, si evita anche la carta da forno, altrimenti fondamentale per poter sformare il fudge, una volta solidificato
4. Versate il composto fino a metà del bordo- all'incirca, 2 cm di altezza.
5. Per quanto riguarda il riposo in frigo, due ore son poche. Una notte, invece, è perfetta. Al mattino, avrete un fudge morbido ma compatto, che si lascerà tagliare senza appiccicarsi alla lama del coltello. Fatene tanti cubotti e teneteli in frigo fino a qualche minuto prima di consumarli. Oppure in una stanza che non sia esposta a vampate di calore come la mia cucina, dove c'è sempre qualcosa di acceso. Altrimenti, col caldo, si rammollisce un po'.
6. Per quanto riguarda i gusti, potete variare
a. cioccolato gianduja e nocciole
b. cioccolato fondente e pistacchi
c. cioccolato fondente e amarene sciroppate (ben scolate dal loro liquido di conservazione)
d. cioccolato bianco e cranberries (foto)
e. cioccolato al latte (foto)
Le variazioni partono tutte da una base al cioccolato, perchè a questa si riferisce la ricetta. Se volete (e se trovo il tempo di rifarlo), posto anche le dosi per il fudge neutro, quello conil latte in polvere, che è stato mangiato senza potersi concedere ai flash del fotografo.
Ah, importantissimo!!!!: il fudge che vedete in foto, è stato fatto a casa mia, poi trasportato a casa di mia mamma, proposto al corso di cucina (e quindi, tirato fuori dal frigo mille volte, tagliato, assaggiato, ri -tagliato e, quel che è peggio, lasciato sotto la luce artificiale e al caldo per parecchio tempo. Dopodichè, si è rifatto il viaggio all'inverso, a casa mia e in frigo. Quindi, è piuttosto sbattuto. Nello stesso tempo, ha retto alla stragrande, cosa che gli altri fudge casalinghi difficilmente riescono a permettersi. Il che, per quanto mi riguarda, è ulteriore motivo di apprezzamento, specie in tempo di regali di Natale...)
Ah, importantissimo!!!!: il fudge che vedete in foto, è stato fatto a casa mia, poi trasportato a casa di mia mamma, proposto al corso di cucina (e quindi, tirato fuori dal frigo mille volte, tagliato, assaggiato, ri -tagliato e, quel che è peggio, lasciato sotto la luce artificiale e al caldo per parecchio tempo. Dopodichè, si è rifatto il viaggio all'inverso, a casa mia e in frigo. Quindi, è piuttosto sbattuto. Nello stesso tempo, ha retto alla stragrande, cosa che gli altri fudge casalinghi difficilmente riescono a permettersi. Il che, per quanto mi riguarda, è ulteriore motivo di apprezzamento, specie in tempo di regali di Natale...)