Mia suocera e la cucina (Zimin, o zimino, di ceci e bietole)
Di Daniela
Mia suocera è una donna fantastica sotto moltissimi punti di vista, ma direi che la cucina è il meno vistoso tra tutti…. Io infatti sono una di quelle fortunate a cui il marito non ha mai detto “ ah, questo come lo fa la mia mamma….” Perché in effetti “come lo fa la sua mamma “ a lui non piace!
Vi faccio alcuni esempi: la sua fama ha varcato i confini dell’universo per il caffè, che prepara in casa con la moca. Vi basti sapere che nessuno ormai lo beve più, se non costretto da uno sguardo imperioso della padrona di casa e anche gli ospiti, compresi i più temerari, si astengono dal chiederle di prepararlo. In casa è meglio noto come la famigerata “crema d’Arabia” e lei stessa quando usciamo e ne prendiamo uno in qualche bar, si chiede come mai chiamino quel liquido scuro, profumato e intenso nella tazzina, “caffè”, quando il “suo” caffè è completamente diverso! “Non sembrano proprio la stessa della cosa!” dice e ci ride perfino lei.
Altra magica preparazione è la pizza , tanto che perfino i suoi nipoti, che pur di farle piacere mangerebbero qualunque cosa, di fronte ad un “se venite vi faccio la pizza” cercano di far scivolare, con molta delicatezza, devo dire, l’argomento su quanto la pizza possa essere difficile da apprezzare in casa, e parlano del calore eccessivo che produce il forno e della difficoltà nel reperire materie prime che rendano onore alla cuoca… insomma qualunque argomento è buono per farle variare il menù.
Però devo dire che su alcuni piatti è brava: riesce a fare per esempio un ottimo ragù sia bianco che col pomodoro, una buona torta di zucca e un ottimo zimin di ceci e bietole, ricetta che le viene direttamente da sua suocera, che era invece una cuoca eccellente.
Eccovi la sua ricetta personale
Per 4 persone:
• 300 gr di ceci secchi
• 150 gr. di bietole
• Olio evo
• mezza cipolla
• Sale e pepe
Innanzi tutto i ceci vanno tenuti a bagno per almeno 15/16 ore ( per es. da primo pomeriggio a mattino successivo).
Poi si mettono a lessare in acqua fredda e devono sobbollire delicatamente per circa 1 ora e mezza. Il sale mia nonna diceva che era meglio aggiungerlo verso fine cottura dei legumi, non so se ci fosse un motivo razionale o fosse una di quelle cose “da nonne” che “si fanno così” comunque io mi adeguo.
A parte pulite le bietole. Sciacquatele, spezzettatele con le mani e mettetele per qualche minuto a insaporire in un soffritto di olio e cipolla tagliata a fettine sottili, in una casseruola meglio se di terracotta.
Appena sono un po’ appassite, scolate i ceci , conservando l’acqua di cottura (io userei la schiumarola , per i non toscani, mestolo forato) .
Tenetene da parte una manciata e gli altri buttateli con le bietole; fate insaporire anche loro e poi aggiungete l’acqua di cottura e i ceci che avete tenuto da parte , passati col passaverdura.
L’acqua deve essere sufficiente a coprire i ceci di un paio di dita non di più, perche la minestra deve risultare un po’ densa. Eventualmente potrete sempre aggiungerne altra strada facendo.
Regolate di sale e pepe e fate cuocere per un’altra mezz’ora/40 minuti, perché tutti i sapori si amalgamino.
Quando è cotta potete servirla sia molto calda, sia (in questa stagione) a temperatura ambiente, mettendo nelle scodelle (piatti fondi) anche qualche fetta di pane abbrustolito se piace, e completando il piatto con un giro d’olio e una macinatina di pepe.
Buona giornata a tutti
Daniela