Bloggare stanca. (e prosciutto in crosta con mele caramellate)
E' tutto nel titolo, che per una volta va preso alla lettera.
Sono stanca di "fare la food blogger".
Che non vuol dire che smetto, sia chiaro.
E neanche che mi prendo una pausa: la stanchezza, da sola, non è motivo sufficiente ad interrompere un calendario che è fitto di appuntamenti che mi sono presa con la Dani e con voi.
Però, sono in riserva di entusiasmo: non ho più voglia di cucinare, meno che mai di fotografare e anche se continuo a comprar libri e riviste, mi basta dare un'occhiata ai fornelli per farmi prendere dallo scoramento e dalla pigrizia.
Il peggio è che non riesco a trovare una "stazione di servizio" che mi aiuti a recuperare le forze perdute.
Di solito, in questi casi, mi invento qualcosa e mi ci butto a capofitto: lo so che le persone normali in questi casi salutano tutti caramente e per un po' di giorni non ci sono per nessuno, ma io, se sto con le mani in mano sclero dopo 5 minuti. E finora, l'eterno movimento del neurone è sempre stato un buon paracadute.
Ma stavolta, mi sento proprio in caduta libera.
Non vedo progetti, non vedo stimoli, non vedo novità e quello che ieri mi dava la carica, oggi mi appare già visto, superato, noioso.
Passerà.
Ma per ora, vi tocca una Ale a marce basse...
Così come a marce basse è la ricetta di oggi, che è lo svuotafrigo dell'altra sera. Il prosciutto è il bottino dell'ultimo raid triestino della suocera (domanda: perchè a Trieste sì e a Genova no? cosa abbiamo, di meno, noi genovesi, per non godere di questi meravigliosi pezzi di prosciutto cotto da fare al forno, in meno di mezz'ora?); il resto, è roba che scadeva nel frigo o che stava miseramente dicendoci addio dalla fruttiera.
La porca figura è tutta nel titolo
PROSCIUTTO IN CROSTA ALLA SENAPE DI CRACOVIA CON MELE CARAMELLATE
Foglio di sfoglia surgelata, n. 1
Spinaci bolliti, un po'
Senape di Cracovia (dovete avere quella lì, meglio ancora se comprata all'aereoporto, per far fuori gli ultimi spiccioli della valuta locale- scherzo, ovviamente: però è una figata mai vista)
Prosciutto
2 mele
zucchero di canna
una noce di burro
calvados
tuorlo d'uovo per spennellare
Accendere il forno a 200 gradi.
Spennellare bene il prosciutto con la senape, rivestirlo con gli spinaci, disporlo sulla sfoglia e richiudere bene, sigillando i bordi col tuorlo d'uovo. Praticare dei tagli lungo la superficie, per permettere all'umidità che si sviluppa in cottura di fuoriuscire, altrimenti vi resta la sfoglia bagnata da far schifo (il marito ha fatto "i camini" con la carta da forno: ovviamente, c'è voluta mezz'ora, fra lo studio, la progettazione, la realizzazione, l'impianto e l'esperimento, ma se non tenete consorte ingegnere, ve la cavate con tre tagli trasversali- non alla di lui gola, ma alla sfoglia- e il risultato è lo stesso). Spennellate bene con tuorlo d'uovo, magari allungandolo con un po' di latte e in forno per venti minuti, circa.
Nel frattempo, prendete una padella piccola (non dal fondo di ceramica: una padella normale, antiaderente) e fateci sciogliere una noce di burro. Aggiungete tre cucchiai di zucchero di canna (vado a occhio, abbiate pietà) e appena questo si è sciolto, aggiungete le mele, mondate, sbucciate e tagliate a spicchi. Spruzzatele con poco Calvados (facoltativo) e fatele cuocere nello sciroppo di zucchero a fiamma media, fino a quando saranno tenere.
Servirle come contorno al prosciutto.
Ciao
ale