La Torta frangipane alle fragole del principiante- e (ri) benvenuta, Giulia!
Non è propriamente una new entry, nell'MTC, e meno che mai lo è nel novero delle nostre amicizie, specie con una delle due: però, la fanciulla si perde d'animo, ogni volta, convinta com'è di non essere all'altezza del resto dei partecipanti e tutte le altre variazioni sul tema a cui rmai ci siamo abituate e a cui rispondiamo sempre con il solito invito: buttatevi. Esattamente come facevano i nostri padri, ai nostri tempi, quando le piscine erano o la palestra per chi faceva sul serio o l'alibi per chi faceva per finta: tutti gli altri, venivano buttati in mare- e visto che non solo nessuno è morto annegato, ma abbiamo pure imparato a dare vigorose bracciate, probabilmente la sana saggezza degli avi aveva fatto centro, ancora una volta.
Dove sicuramente fa centro è qui, all'MTC- perchè se non ci fosse stato l'incoraggiamento collettivo non avremmo avuto questa bellissima torta. Che Giulia definisce della principiante ma che in realtà ha molto della cuoca disinvolta, detto da una che per anni era intimorita dalla crema pasticcera o dalle cotture in bianco della frolla. Senza contare la felicità degli accostamenti, che non lasciano dubbi sulla sua bontà.
Naturalmente, lei minimizza e, già che c'è, aggiunge pure il carico da undici: sembra una pizza al salame, ha detto. Ma noi siamo pronte a smentire. E voi?
LA FRANGIPANE DEL PRINCIPIANTE DI GIULIA C.
con fragole e crema pasticcera
La torta frangipane alle fragole del principiante
Amo cucinare, moltissimo! Peccato che il mio fantastico Federico, di anni 15 formato 4 stagioni, odianon ama mangiare cose nuove e quindi cucinare tutti i giorni diventa un’abitudine della quale farei volentieri a meno. Il sabato però mi scateno, perché cucinare mi rilassa tantissimo e produco almeno un dolce, a volte nuovo, a volte già provato, ma dolce dev’essere! Purtroppo, c’è il rovescio della medaglia, nel senso che l’adorato pargolo, mangia x 4 già normalmente e se ci sono dolci anche x 6 e così … ingrassa, anzi lievita. Ho dovuto quindi trovare una passione alternativa e mi sono data al giardinaggio (Daniela docet), almeno qualche volta, in alternativa al dolce del sabato. Però quando ho visto che l’MTC di Aprile proponeva un dolce non ho potuto fare a meno di provarlo, anche perché sono stata presa da un’ispirazione, per me, pazzesca. Così, complice una settimana di ferie forzate e l’assenza dell’adorabile adolescente (yuppiiii) mi sono data alla Frangipane del principiante, perché tale sono e pure senza speranza principiante nelle foto, tanto che in quelle la mia torta sembra una pizza al salame, altrochè una Frangipane. Ma tant’è, ve la propongo, vergognandomi un po’ di metter la mia torta in mezzo a tante meraviglie!
Per la pasta frolla:
200g di farina 00
100g di zucchero semolato
100g di burro
1 uovo
1 pizzico di sale
Per la crema pasticcera:
2 tuorli
50g di zucchero
25g di farina
250cc di latte
60g di cioccolato fondente
Per la crema frangipane:
100g di farina di mandorle (o mandorle pelate)
100g di burro appena ammorbidito
100g di zucchero semolato
1 uovo
30g di fecola di patate
1 cucchiaio di Brandy
400/500g di fragole
1 banana
Per la pasta frolla io le ho provate tutte: burro + zucchero poi il resto, tutto insieme, a caso. Tanto mi si ammolla all’istante. L’unica soluzione per me è tenere le mani nell’acqua ghiacciata per un bel 5 minuti (ghiacciata con i cubetti) e un Te possino a chi l’ha inventata! Comunque Ambra è più brava di me e quindi vi rimando a lei. Poi l’ho messa nel frigo per un’oretta. Intanto, visibilmente sollevata dall’aver fatto la frolla mi son data alla crema pasticciera. Ho scaldato il latte senza bollirlo, ho montato (si fa per dire il ken li ha montati!) i tuorli con lo zucchero fino a quando sono diventati belli spumosi, ho aggiunto la farina setacciata poco alla volta e in ultimo il latte a filo. Poi l’ho messa sul fuoco, fiamma bassa fino a quando non ha velato il cucchiaio e infine, fuori da fuoco, ho aggiunto il cioccolato fondente a pezzettini. Quando è stato tutto ben amalgamato, l’ho trasferita in una ciotola coperta da pellicola a contatto. Poi sono passata alla crema frangipane: paro paro quella di Ambra, a parte per il cucchiaio di brandy (a proposito una curiosità: dove diavolo la trovate l’acqua di rose, l’acqua di fiori di arancio ecc? Perché io ci ho provato una volta sola, in una drogheria moooolto ben fornita e mi han guardato come se fossi un’extraterrestre). Comunque fatta questa, peraltro per rispondere ai 1000 interrogativi a me è venuta morbida, mi sono data alle fragole, che ho lavato e tagliato a pezzettini piccoli, insieme alla banana.
E poi è venuto il momento tanto temuto: riprendere la frolla e stenderla nella tortiera. Un inciso: ho visto la mia amica Daniela stendere una frolla, fatta d’estate, ci saran stati 28-29°, con il mattarello, tanto sottile che alla fine era ridotta quasi a un velo, con una facilità disarmante. Io tutte le volte che ci provo, mi ritrovo la pasta appiccicata alla pellicola, alle mani, e finanche ai gomiti, nove volte su dieci ne perdo metà per strada e quando la stendo si rompe immancabilmente, per cui mi son convinta che la frolla non si stende, si butta nella teglia e la si stende al meglio, che non vuol dire perfetta, vuol dire al meglio. Perché nella vita c’è chi può e chi non può e io non può (mannaggia!). Ho cotto la frolla in bianco per una decina di minuti, dopo averla messa nel freezer per un’altra decina di minuti (grazie Ale, ti sarò grata in eterno per avermi risparmiato quell’incubo dei fagioli!). Estratta la torta dal forno, ho fatto uno strato con la crema pasticcera (praticamente un velo) fragole e banane e infine la frangipane. E anche qui, se avessi letto qualche post, avrei potuto pensare al sac à poche (non trovo l’accento circonflesso, uffaaaaaaaaaa), ma non mi è passato neanche per l’anticamera del cervello e quindi mi sono arrabattata come potevo. La crema era assolutamente poca, avrei dovuto duplicare la dose come aveva detto Ambra (la mia tortiera è grande, sarà un 26), ma un po’ pensando alle calorie, un po’ al fatto che avevo finito le mandorle (che erano 500gr tredicesitre giorni prima) ne ho fatto a meno.
Ho finito la cottura, dopo circa mezz’ora, l’ho estratta (e anche qui un sentito grazie a chi ha inventato le tortiere con il fondo amovibile ), ho lasciato che si intiepidisse, e poi non ho resistito. Io e la mia amica Silvia ce ne siamo mangiate due fette a testa, perché era veramente buonerrima, con un mix di sapori veramente notevole!!! Dimenticavo la decorazione… Meglio sorvolare…