Secessione e Avanguardia alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e una deliziosa crostata di noci Valtellinese!
Secessione e Avanguardia. L’Arte in Italia prima della Grande Guerra 1905 - 1915
GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna
dal 31-10-2014 al 15-02-2015
"La mostra approfondisce un momento di particolare fervore innovativo nella cultura artistica e letteraria italiana immediatamente precedente la prima guerra mondiale. Un periodo breve, ideologicamente segnato da contrasti politici e sociali, durante il quale artisti e critici si interrogano sui concetti di modernità e di avanguardia.
Mentre l'Ottocento, il ‘secolo lungo', moriva, e con esso la mitologia positiva della belle époque, una generazione di giovani artisti si poneva in aperto conflitto con il consolidato sistema ufficiali e delle esposizioni, contestando i criteri conservatori e selettivi che regolavano la partecipazione, rivendicando autonomia di ricerca e libertà di espressione.
Come era già avvenuto a Berlino, Monaco e Vienna e in altri centri europei, gruppi di artisti italiani giovani e meno giovani sceglievano di associarsi nel comune segno della Secessione, sia interpretata, alla lettera, come separatismo, divisione netta, sia come manifestazione che raccoglieva le forze più innovative intorno a concetti modernisti, ma in cui non tardarono a penetrare elementi di avanguardia.
La mostra prende l'avvio dal 1905, anno in cui Severini e Boccioni organizzarono nel Ridotto del Teatro Nazionale di Roma unaMostra dei Rifiutati che costituì un primo germe di opposizione.
Le esigenze di rinnovamento e di apertura internazionale si polarizzano fra il 1908 e il 1914 a Venezia e a Roma, nelle manifestazioni di Ca' Pesaro e della Secessione Romana, mentre la dirompente novità dei Futuristi, trova una nuova sede espositiva, sempre a Roma, nella Galleria Sprovieri.
Ca' Pesaro e Secessione Romana rappresentano quindi i poli di un'avanguardia ‘moderata', contrapposta, non senza contraddizioni, all'avanguardia radicale del Futurismo, che intende incidere in maniera rivoluzionaria sul linguaggio artistico e sulla realtà sociale e politica.
La mostra si chiude quindi sulla tabula rasa che il conflitto mondiale attua nei confronti di ogni aspirazione avanguardista, inglobandone lo slancio vitale. All'entusiastico interventismo futurista, alla nuova, modernissima iconografia della guerra, si contrappone la poetica del silenzio e dell'assenza, presagio del dramma imminente, del primo De Chirico."
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Crostata alle noci
da Valtellina e Valchiavenna in tavola , 2013
Pasta Frolla | |
burro | 130g |
zucchero | 80g |
farina bianca | 280g |
uova | 1 |
lievito per dolci | 1/2 bustina |
la scorza grattugiata di 1/2 limone | |
estratto di vaniglia
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sale | |
Ripieno | |
zucchero | 150g |
miele | 30g |
acqua | 40g |
gherigli di noce | 200g |
mandorle | 35g |
panna fresca | 100ml |
Presentazione | |
uovo | 1 |
zucchero a velo qb |
Pasta frolla
Montare il burro ammorbidito con lo zucchero, il sale , il limone e 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia, ottenendo un composto biancastro. Incorporate l'uovo e fate amalgamare bene.
Lasciate riposare l'impasto , avvolto nella pellicola, in frigo per 2 ore.
Ripieno
Scaldate l'acqua con 150 g di zucchero e il miele, mescolate e senza più toccare il composto, fate caramellare.
Aggiungete la panna e le mandorle macinate, miscelate con delictezza, lasciate bollire per 2 o 3 minuti, aggiungete le noci e lasciate raffreddare.
Foderate una tortiera da 25 cm di diametro con metà della pasta, versatevi il ripieno, pennellate il bordo con l'uovo, ricoprite accuratamente con la restante pasta, bucherellate la suoerficie e cuocete per circa 30 minuti in forno a 220°C
Spolverizzate con succhero a velo, una volta raffreddatta-
Vini consigliati per gustarla al meglio : uno Sforzato di valtellina D.O.C.
Buona giornata a tutti
Daniela