Starbooks: Decadent Chocolate Almond Cake with...

 


Partiamo dalla ricetta, per una volta, perchè si tratta di un dolce "importante", che ha bisogno di un po' di attenzione. Il "giro" dalle altre Starbookers vi permetterà di intuire il giudizio che ci siamo fatte di questo libro, ma se proprio non potete fare a meno del mio, ci vediamo all'ora del tè ;-) per parlarne meglio.  Per ora, invece, soffermiamoci su questa Decadent Chocolate Cake , che è davvero una "signora" torta al cioccolato.
 

L'autrice sottolinea che questa torta, che in seguito venne resa famosa da Julia Child, era conosciuta in Europa da anni e preparata abitualmente dalle cuoche, dabbasso. Per il confronto fra le due versioni, rimando al prossimo mercoledì, visto che ancora una volta mi è toccato sacrificarmi per voi.

 

 

 

 
Rispetto alla versione del libro, la forma è diversa. L'originale prevede che sia una torta piatta e rotonda, come tutte quelle senza lievito: la consistenza è molto simile alla tenerina (altro prossimamente su questi schermi,ormai mi son lanciata sulla strada del martirio) e quindi andrebbe servita direttamente in teglia o sformata appena fatta raffreddare. Io, invece, me la son dimenticata nello stampo tutta la notte e quando si è trattato di sistemarla sul piatto di portata, maldestra come sono, ne ho rovinato il bordo. Siccome era anche la mattina di Natale e avevo tutti a casa, c'era pure un certo stess da prestazione, a complicare le cose: per cui, avevo deciso di non servire un bel niente e di mettere da parte il dolce, per una colazione inter nos. E' stato mentre lo sistemavo in un contenitore concavo che mi è venuta l'illuminazione e ho pensato di fare un simil pudding: e così, ho nuovamente svuotato il contenitore, l'ho rivestito di pellicola trasparente, l'ho riempito con i pezzi della torta, pressando bene con le mani in modo da compattare il tutto, senza lasciare spazi vuoti e l'ho messo in frigo per un po'. Basta poco, anche mezz'ora: il tempo di prendere la forma. Poco prima dell'arrivo degli ospiti, ho sformato il pudding su un piatto da portata rivestito da due fogli di carta da forno leggermente sovrapposti al centro, l'ho glassato, l'ho decorato (era Natale, semel in anno licet), ho tirato via dai lati la carta da forno (trucco per non far sporcare il piatto di portata) e ho rimesso in frigo. Mezz'ora a temperatura ambiente, prima di servire. E anche se era Natale, sembrava la fine del mondo :-)
 
 DECADENT CHOCOLATE ALMOND CAKE
with Sour Cream Icing
 
 
 


per 6-8 persone

per la torta
4 once (circa 120 g) di ottimo cioccolato fondente, sciolto
2 cucchiai di caffè macinato*
113 g di burro morbido, tagliato a cubetti
220 g di zucchero  ( 1 cup)
3 uova (tuorli e albumi)
1 cucchiaino di sale
60 g di farina di mandorle (1/2 cup)
1/2 cucchiaino di estratto di mandorla
75 g di farina 00, setacciata (1/2 cup)

per la glassa
8 once (circa 220 g) di ottimo cioccolato fondente, a pezzetti
1 cucchiaino di polvere di caffè espresso*
circa 300 g di panna acida (1 1/2 cup)
170 g di golden syrup
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

 

 

 

Preriscaldare il forno a 180 gradi. Imburrare e infarinare uno stamppo rotondo di 20- 22 cm di diametro
 
Far sciogliere caffè e cioccolato a bagnomaria, mescolando bene. Montare il burro a crema con lo zucchero per qualche minuto, fino ad avere un composto soffice e spumoso. 
 
Da parte, sbattere i tuorli con l'estratto di vaniglia e aggiungerli al composto di burro e zucchero: amalgamare bene
 
Montare gli albumi con il sale 
 
Versare il cioccolato fuso intiepidito nel composto di burro e uova, mescolare bene e unirvi la farina di mandorle e l'estratto di mandorle. Immediatamente aggiungervi un quarto degli albumi a neve e incorporarli con delicatezza. Unire poi un po' di farina, setacciata, incorporarla all'impasto e procedere così, alternando albumi e farina, fino all'esaurimento di entrambi gli ingredienti. 
 
Versare l'impasto nello stampo, poi far cuocere in forno preriscaldato per 25- 30 minuti. La torta è pronta quando uno stuzzicadenti infilato al centro uscirà senza residui di impasto intorno. 
 
Lasciar raffreddare la torta per 15 minuti nello stampo, poi sformarla con delicatellza su una grata. Lasciarla completamente raffreddare, per 1 o 2 ore, dopodichè glassarla
 
Per la glassa
Far sciogliere a bagnomaria il caffè e il cioccolato, sempre mescolando. Togliere dal fuoco e lasciare intiepidire.
 
In una terrina, mecolare la panna acida, il corn syrup, il sale e l'estratto di vaniglia. Aggiungervi a poco a poco il cioccolato, sempre mescolando, fino ad ottenere una glassa liscia e lucida. Farla raffreddare in frigo, non più di 25 minuti, dopodichè spatolarla sulla torta e decorare con mandorle a lamelle 
 
 
 
Note mie
 
Come dicevo all'inizio, si tratta di una torta soffice, senza lievito e con poca farina: di conseguenza, è fondamentale incorporare aria durante la lavorazione. L'autrice non monta i tuorli, ma parte dalla lavorazione del burro, esattamentecome si fa col quattro quarti, altro dolce che tradizionalmente non prevede lievito. 
Ciò che è essenziale, oltre al montaggio, è setacciare la farina, anche tre volte e montare il giusto gli albumi: non troppo, perchè sennò smontano, quando li unite al composto, non troppo poco: appena potete girare la ciotola senza che gli albumi cadano, ci siamo. 
 
Per quanto riguarda le dosi, sono in cup e in once: ergo, non sono precisissime. Ma con questa conversione "allegra" il dolce riesce. 
 
Sul fronte degli ingredienti, il primo caffè, quello dell'impasto, è il caffè istantaneo (per loro, granulated coffee); quello della glassa è il nostro caffè vero (espresso coffee). In entrambi i casi, è tanto: io ho ridotto della metà e si sentiva parecchio. Però, a noi i dolci al caffè non fanno impazzire, quindi può essere dipeso anche da una questione di gusti. Il coniglio, comunque, è di iniziare con poco, poi assaggiare e vedere. 
 
La cottura è ok: il forno va in modalità statica, nel mio son bastati 25 minuti. 
Quello che l'autrice non dice è che sarebbe meglio rivestire la torta di carta da forno, prima di versare lo tampo: altrimenti, sformarla può essere più complicato del previsto. 
 
Per quanto concerne gli ingredienti della glassa, potete sostituire il corn syrup con 2 cucchiai di miele millefiori, belli pieni. Invece, è del tutto insostituibile la panna acida: il concetto è molto simile a quello di questa torta di Nigella e la vera differenza la fa proprio questo ingrediente. 
 
Per fare in casa la panna acida
 
100 ml di yogurt compatto, bianco, non zuccherato (quello greco è l'ideale)
100 ml di panna fresca liquida
un cucchiaino di succo di limone
 
Mescolare tutti gli ingredienti e far riposare a temperatura ambiente per 24 ore. 
 
 
E ora, passiamo alle Starbookers, che questo mese hanno preparato per voi
 
 
Le considerazioni finali sul libro, invece, oggi pomeriggio, che l'ufficio incombe. 
A dopo
Ale

 

 

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L
bellissima davvero. mi piace come da uno spatascio hai tirato fuori un&#39;opera d&#39;arte. questa sì che è bravura.<br />una nota a margine: ma quei piattini ti piacciono proprio per i dolci al cioccolato, vero? li avevi usati anche per la texas sheet cake. <br />solo che mentre per quella davano l&#39;idea del profondo sud quasi mexico, qui danno invece l&#39;idea di un maniero scozzese dove fa tanto freddo e si mangia su una lunga tavola di legno con un grande ceppo crepitante nell&#39;immenso camino ma fa freddo lo stesso...
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L
Mamma mia che bontà! e complimenti per la presenza di spirito del salvataggio in extremis!!! Baravissima!
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A
a me davano l&#39;idea del &quot;cavolo, devo fotografare l&#39;ultima fetta prima che se la mangi qualcuno&quot; :-)<br />e il primo piatto sottomano era proprio quello lì. Ma ovviamente, non lo confesserò mai: avevo giusto in mente il maniero scozzese e le cornamuse e pure il mezzo litro di Talisker che ci scoleremo la prossima volta, tu ed io :-)
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A
Grazie!!! ma è talmente buona che la sua porca figura la fain qualsiasi formato la si presenti
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W
che bella torta golosissima e che foto!!!! wow!! mi aggiungo subitissimo! :-D ciao, se ti va passa a trovarmi :-) a presto<br /><br />Federica :-)
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S
Che bontà ed eleganza! Da provare!
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G
Wow! Che ricetta meravigliosa, grazie!!!
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L
E figurati se non copierò anche questa, incluso spatascio e nuova versione!!! :D
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E
Non lo mai vista nella sua forma originale,ma ho il sospetto che mi piaccia di piu&#39; in questa versione &quot;panrozza&quot;.La foto della fetta causa seri problemi,dalla salivazione eccessiva a pensieri impuri.<br />Baci.<br />P.S. Ripasso piu&#39; tardi, sono curiosissima di leggere il verdetto finale...
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P
Buongiorno grazie per il tuo giudizio
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E
erm,intendevo l&#39;ho vista...
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A
Una saga, non un ricetta, visto quello che hai patito!!!<br />Aspetto anche io come Edith il prossimo post :-)
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D
figurati: è stato un piacere leggerti!<br />Dani
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F
Come è che riesci a fare &quot;porche figure&quot; anche se non usi il maiale???? ;)
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V
Direi che hai rimediato alla grande :)<br /><br />Questo libro mi ispira, mannaggia a voi :D<br /><br />p.s. ma la biblioteca dello starbook non torna?
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C
Questa ricetta è un invito all&#39;assaggio e una tentazione al prepararla!! Ben vengano certe spatasciate aquando poi si riaggista in maniera così magistrale.<br />Complimenti sinceri per la scelta della ricetta, per come l&#39;hai analizzata e spiegata e complimenti per ... aspetto le considerazioni finali del libro!!
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A
Rising to the occasion-- being able to find a solution to an unexpected problem with both grace and efficiency!
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E
Ma solo tu potevi fare da un petit incidente una fine del mondo così...... quindi questo libro lo consigli???<br />Baci, Flavia
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P
Tu sei un genio. Se mi si spatascia un dolce, io gli faccio prendere immediatamente la forma del secchio dell&#39;immondizia. Altro che genialate simili. E questa è la differenza tra chi la cucina la crea e chi tenta di farla. <br />Sono dell&#39;idea che sia centomila volte meglio la versione bombazza al cioccolato che torta piattaalcioccolatoeganacherivistaanchedamianonna! Non smetterò mai di dirtelo, tu lo sai, così rimanga fra me e te. &lt;3<br />
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G
La competenza e l&#39;esperienza non sono proprio trascurabili in cucina tutt&#39;altro...questa ne è la prova lampante. La difficoltà infatti non è nella realizzazione ma nel colpo di fulmine che apre la strada ad una idea da &quot;porca figura&quot; malgrado la contingenza aveva optato per una più misera fine. Va da se che avere vitalità è anche questo :))) Detto ciò risparisco nel nulla...rimpiangendo di non avere più come ai bei tempi il colpo di fulmine per la battuta irritante nei tuoi confronti :P eheheheheeh
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M
visto il risultato, direi che il fatto che tu te la sia dimenticata per tutta la notte nello stampo...è stata una fortuna :)<br />guarda che meraviglia che hai portato in tavola!!!
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R
E io che pensavo l&#39;avessi fatta apposta, la forma a cupola! :D<br />Qui non si butta via niente, e la tua torta, oltre che furba e stragolosa, è bellissima!
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A
golosa e bellissima! ci vuole arte a rimediare uno spatascio a Natale!!! :-D
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Io se mi fosse capitato un incidente come il tuo mi sarei messa a piangere.<br />Tu invece non ti sei persa d&#39;animo e hai tirato fuori un capolavoro, a Natale per di più. Quando si dice che la classe non è acqua... :-)<br /><br />Concordo sulla insostituibilità della panna acida, avendo preparato (presa da te) la torta di Nigella a cui fai cenno. :-9
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A
arrivato!
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A
the class is not water. E&#39; il motto del Conte di Grantham ;-)
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A
non ce la faccio. ho troppe cose da seguire e quella è una mazzata mica da ridere... mai dire mai, ovviamente. ma per ora, purtroppo, non se ne parla
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A
grazie! gentilissima
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A
diciamo che a natale siamo tutti iù buonni- e anche la dea fortuna si è adeguata, dai...:-)
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A
sì, lo consiglio, alla grande
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