Torta di rose mela, uvetta al Brandy e cannella e una suocera da tenere nel cuore...

Mia suocera era una donna incredibile. Molto intelligente, sensibile, colta, figlia di musicista, nipote di pittori (zio e nonno), nata immersa nella musica e nell'arte, era, per sovrammercato, molto ironica e spiritosa, con un po' di coda di paglia ;-) e molto buona, una dote rara e preziosa, che apprezzo infinitamente, come apprezzavo di lei anche le discussioni che qualche volta avevamo e il suo amore incondizionato e sconfinato di nonna, che le aveva guadagnato altrettanto amore dai suoi nipoti, creandole con loro un rapporto splendido.

Con tutto ciò, non aveva un carattere semplice: sapeva farsi rispettare, diceva sempre la sua, senza essere offensiva o pedante, era chiara e decisa, con una forte personalità... ma un po' pigra e amante delle sue comodità...

miste bellissime (9) 

La  prendevamo spesso in giro per questa cosa, perchè le dicevamo che la sua aria di "morbidezza" nel muoversi, le veniva dall'aria di Napoli, che lei aveva respirato per poco tempo alla nascita:diceva che era vero e ne era felicissima, e ci raccontava che già suo marito, per scherzare, la chiamava "donna Stena"... lei che era alta un metro e cinquanta, pesava un nulla, era bionda con occhi scuri, da cerbiatto, e metteva in riga tutti quanti... Anche il nome era particolare: si chiamava come la prima opera composta dal suo papà, cosa che la rendeva orgogliosissima.

E' difficile poter raccontare in poche righe tutto ciò che la rendeva speciale ai miei occhi, il suo incrollabile positivismo, la sua forza e la sua sensibilità, ma decisamente su un paio di cose non è che fosse proprio ferratissima: innanzitutto il suo adorato caffè. Faceva un caffè che era davvero terribile, con la sua piccola moka e addirittura lo trovava eccellente anche riscaldato. Era diventato la favola della famiglia, la mitica "crema d'Arabia della nonna"!! E poi la pizza... era terribile, ma lei sosteneva che, essendo nata, seppur di passaggio, a Napoli, non poteva che essere una pizzaiola provetta... No, non lo era proprio!!!

miste bellissime (6) 

Bene, una volta, anni fa, certo più di 10, ero incuriosita dal suo calendario Paneangeli, che a lei piaceva moltissimo e che aveva per ogni mese una ricetta dedicata.  C'era anche la torta di rose e io avrei voluto prepararla con lei... Ma si sa come vanno queste cose, "ma si, prima o poi la prepariamo", "si, appena abbiamo un attimo..." e così il tempo è passato, l'anno terminato e il calendario o meglio la parte delle ricette, lo ha dato a me, per "provare" qualcosa da farle assaggiare e io l'ho messo da parte e dimenticato.

Ma proprio l'altro giorno, mentre con Giorgia pensavamo di dedicare qualche ricetta ai lievitati, scartabellando fra le mie riviste mi è venuto in mano, a proposito.

Così adesso la ricetta della torta di rose l'ho provata, ne sono rimasta conquistata e la dedico a lei, che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore...

Torta di Rose alle mele, cannella e uvetta al Brandy

La ricetta di oggi è preparata con il lievito di birra, ed è ricca e soffice, ma, se lo preferite qui potrete trovare la versione con lievito madre, altrettanto gustosa e profumata...

Torta di rose mela, uvetta al Brandy e cannella e una suocera da tenere nel cuore...

La ricetta originale è leggermente diversa: ho apportato qualche variazione nel ripieno e nella quantità di zucchero e ho scelto una rifinitura per l'insieme, ma per il resto ho seguito le istruzioni...

Ingredienti per una tortiera di 26 cm

farina00 500 g
burro 80 g 
zucchero 80 g
arancia 1 (buccia grattugiata)
estrattto di vaniglia 4 cucchiaini  
sale 1 cucchiaino raso
uova 2 intere
lievito 25 g fresco o 1 bustina tipo Mastro formaio Paneangeli
Per farcire  
cannella 1 cucchiaio
mela 1 (fuji o renetta)
zucchero 100 g (50g bianco, 50g di canna)
burro 100 g (ne bastano anche 80g)
uvetta  una manciata
brandy
1 bicchierino
per la rifinitura  
zucchero a velo  

 

rose 

Mettete a macerare in un contenitore con del brandy (1/2 bicchierino)

Setacciate la farina in una terrina larga e mescolatevi una bustina di lievito di birra disidratato a lunga lievitazione, come il mastro fornaio Paneangeli, oppure, sciogliete nel latte tiepido un cubetto di lievito fresco (25g)

Fate  un buco al centro della  farina e versatevi lo zucchero, l'estratto di vaniglia, il sale, la scorza di l'arancia, le uova e il burro morbidissimo.

Amalgamate il tutto con una forchetta, aggiungendo un po’ per volta il latte tiepido.

Lavorate l’impasto sul piano del tavolo infarinato per almeno 10 minuti, allargandolo con i pugni chiusi, riavvolgendolo e sbattendolo sul tavolo fino al completo assorbimento del liquido.

Se preferite, invece, usate la planetaria con il gancio per impastare e fate lavorare l'impasto a velocità medioalta per 10 minuti.

Rimettere l’impasto nella terrina infarinata, coprirla con un canovaccio umido e ponetelo a lievitare in luogo tiepido, fino a quando il suo volume sarà raddoppiato (1 ora e mezza circa).

Per la farcitura lavorare il burro a crema, aggiungendo gradatamente lo zucchero. Per gusto personale ho usato 50 g di zucchero semolato bianco e 50 g di canna..

Con un matterello stendete l’impasto ben lievitato in una sfoglia rettangolare (35x50 cm circa), spalmarvi la crema di burro, le fettine di mela non sottilissime e l'uvetta strizzata, e quindi arrotolate la sfoglia dal lato più lungo.

Tagliare il rotolo in 12 pezzi uguali e sistemarli in uno stampo (diametro 26 cm) imburrato e/o con la base foderata con carta da forno. Porre a lievitare una seconda volta in luogo tiepido per 20 minuti circa. Io ne avevo uno da 22 cm e così ho preparato una torta e due "rose" monoporzione in due pirottini da muffin in silicone.

Prima di infornarla spolverate sulla torta dello zucchero a velo che le darà un aspetto più lucido.

Cuocete per 20-30 minuti nella parte media del forno preriscaldato (elettrico: 200-220°C, ventilato: 190-210 °C, a gas: 210-230°C). 

L'interno è sofficissimo e burroso, l'esterno leggermente croccante...

Fate attenzione può dare dipendenza.... :-))))

Buona giornata 

Daniela

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I
Mi hai incuriosita ..le tue parole mi hanno come fatto aprire un libro e di colpo immersa in una storia. Bellissima dedica e meravigliosa la torta...io l'ho imparata da mia nonna che gestisce da sessant'anni il suo ristorante a Montepulciano. Sono cresciuta nella sua sua cucina e adesso grazie ai suoi insegnamenti mi sento di avere una ricchezza immensa, quella che unisce tradizioni e saper fare. grazie mille, mi hai regalato un momento di gioia, i ricordi sono davvero ciò che di più bello esista. Serena
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D
Oh serena, anche tu mi hai fatto un immenso piacere , parlandomene... Anche la regione ci avvicina: mia suocera ha vissuto tanti anni a Viareggio e i miei nonni sono di colle val d'Elsa! Un abbraccio e grazie ancora
B
Uhm! Pare buonissima! Da provare, grazie!
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D
Grazie a te di essere passata, Bruna!